OBIETTIVO TIMIŞOARA

Silvio Guarnieri, dieci anni di vita e studi a Timişoara. Un inedito

Silvio Guarnieri (1910-1992) fu uomo di lettere, scrittore e docente universitario. Nel 1938, insofferente delle limitazioni imposte dalla censura fascista, giunse in Romania come direttore dell'Istituto italiano di cultura, sezione di Timişoara, fino al 1948. A questa singolare figura di studioso e diplomatico, Doina Condrea Derer ha dedicato un importante volume monografico, Silvio Guarnieri. Universitar în Romania și Italia (2009). Pubblichiamo, in traduzione italiana, il capitolo dedicato all’attività pubblicistica di Guarnieri in Romania, con una lettera inedita.



Da Confindustria Romania Premio per la Cultura al nostro direttore

Il Confindustria Romania Awards For Excellence 2014 ha assegnato il Premio per la Cultura al nostro direttore Afrodita Cionchin, quale riconoscimento di valore onorifico per la «sua attività di traduttrice e studiosa e per la rivista bilingue on-line che ha fondato e dirige, “Orizzonti culturali italo-romeni”, valido strumento di comunicazione per promuovere, in Italia, i valori culturali romeni e l’immagine della Romania, e nello stesso tempo la cultura italiana in Romania». Tra gli altri premiati, Pirelli Romania (Premio Responsabilità), Tenaris (Premio Education), Rifil (Premio Eccellenza nel Manifatturiero).



Ormós Zsigmond e la collezione d'arte italiana del Museo di Timişoara

La collezione d'arte europea antica del Museo dell’Arte di Timişoara è in gran parte dovuta a Ormós Zsigmond, personalità di notevole rilevanza per il collezionismo dell’Ottocento. Di particolare ampiezza e pregio la sua raccolta d’arte italiana, composta da 53 dipinti e da vari disegni e stampe, alcuni dei quali successivamente venduti. Un pregevole studio di Marius Cornea traccia un ampio profilo di Ormós e della sua attività di collezionista. L'articolo inaugura la collaborazione tra la nostra rivista e Banaterra. Enciclopedia del Banato, di cui ci è stata affidata l’edizione in lingua italiana.



La scultura di Paul Neagu: tre grandi mostre a Timişoara e Cluj-Napoca

A dieci anni dalla sua scomparsa, la Romania rende omaggio a Paul Neagu, grande scultore neovanguardista, nato in Romania nel 1938 e stabilitosi a Londra nel 1970. Due mostre a Timişoara e una a Cluj-Napoca offrono una panoramica dell’opera di questo artista che, come ha scritto Sir Nicholas Serota, direttore del Tate Museum di Londra, «ha scoperto un nuovo linguaggio nella scultura, con radici nella sua eredità romena, senza però rimanere circoscritto a questa eredità». Partner media del progetto, la nostra rivista pubblica una presentazione a cura di Ileana Pintilie e i due cataloghi.



Luminița Țăranu, il poliedrico percorso di un’artista romena di successo

Voce significativa del panorama artistico contemporaneo, Luminița Țăranu è un'artista romena ben affermata anche in Italia. Nata nel 1960 a Lugoj e dal 1987 stabilita in provincia di Roma, ha realizzato un percorso artistico che va dalle rappresentazioni postclassiche alle installazioni di avanguardia, dipinti, megaoggetti/sculture e interventi artistici in opere di ristrutturazione architettonica. Nel 2013-2014 ha realizzato uno dei suoi progetti più importanti: «Columna mutātio», opera ispirata alla Colonna di Traiano. Presentazione di Claudia Mandi.



Focus. A Faenza il Teatro Merlin di Timişoara con «La Bella e la Bestia»

Il prossimo 30 novembre, la compagnia teatrale Merlin di Timişoara darà al Teatro Masini di Faenza «La Bella e la Bestia», in lingua romena e con traduzione simultanea. L’evento è realizzato in collaborazione con la città di Timişoara, gemellata con Faenza a sostegno della candidatura di Timişoara-Capitale Europea della Cultura 2021, ed è strutturato in tre parti: una mostra fotografica con immagini di Timişoara realizzate dall’artista fotografo Alin Zelenco, un breve film di presentazione della storia della città e lo spettacolo «La Bella e la Bestia».



Dan Ciobotaru: Timişoara, tra scoperte archeologiche e futuro europeo

I lavori in corso per il recupero del centro storico a Timişoara sono stati occasione per la recente scoperta di reperti archeologici di grande interesse, come le fondamenta della chiesa medievale di Piazza San Giorgio e le fondamenta del bagno turco in piazza della Libertà. Un'intervista con Dan Leopold Ciobotaru, direttore del Museo del Banato, offre l'occasione non solo per una valutazione di tali scoperte, ma anche per approfondire il profilo che sviluppo e promozione culturale della città dovrebbero avere, in vista della sua candidatura a Capitale Europea della cultura nel 2021.



«Lo scultore delle campane»: Ştefan Călărăşanu, una vita donata all'arte

Il 2 dicembre 2013 si è spento, all’età di 66 anni, l'artista Ştefan Călărăşanu, meglio noto come «lo scultore delle campane». Testimonianze della sua arte si trovano anche in Italia: nel 2012, lo scultore trascorse tre settimane a Menfi, in provincia di Agrigento, dove scolpì una campana di marmo che poi regalò alla comunità locale, in memoria del terremoto del 1968 nella Valle del Belice. Lo ricordiamo attraverso le immagini dei suoi disegni, realizzati durante quel soggiorno italiano, in prossima pubblicazione nel catalogo curato dall'amico Gianluca Testa, autore del presente testo.



Simona Neumann: «Come costruire una Capitale Europea della Cultura»

«Prepararsi a diventare Capitale Europea della Cultura è un’opportunità per la città candidata di svilupparsi a livello sociale, economico e turistico, è un processo che contribuisce allo sviluppo urbano, dell’industria creativa, dell’immagine della città a livello nazionale e internazionale. Lo status di Capitale Europea della Cultura innesca centinaia di lavori di ricostruzione, innumerevoli eventi culturali, e la città entra a far parte del top delle mete turistiche». Lo afferma Simona Neumann, direttore esecutivo dell’Associazione Timişoara Capitale Europea della Cultura 2021.



Capolavori da salvare: le chiese in legno nei dintorni di Lugoj e Faget

Tra le straordinarie testimonianze di arte e spiritualità che costellano il territorio romeno, le antiche chiese di legno costituisco un capitolo di grande valore. Paolo Ceriani, ingegnere e specialista nel restauro dei monumenti, presenta con accurata documentazione fotografica alcune di queste chiese esistenti nel Banato, precisamente nell’area di Lugoj e Faget. Indiscutibile prodigio costruttivo di profondo valore storico e architettonico, oltre che ovviamente religioso, tali chiese sono attualmente interessate da un necessario progetto di restauro conservativo avviato dal Ministero della Cultura della Romania.



«Riviviscenze di lacerti». La pittura di Marco Paladini a Timişoara

Il 14 novembre sarà inaugurata la mostra «Riviviscenze di lacerti» di Marco Paladini, artista che vive da alcuni anni a Timişoara: «Per il mio lavoro, la contemplazione della bellezza e la sua relativa fruizione sono sempre stati motore energetico della mia creatività, ci dice. Da questo punto di vista credo di essere femmina che riceve la propria ingravidazione attraverso gli occhi. Il giorno in cui mi resi conto che in Italia questa realtà mi si sarebbe viepiù pregiudicata per ragioni socio-economiche ed etniche, incominciai a seguire un amico che da tempo frequentava la Romania».



Lavinia Simion: «La cultura, motore del rinnovamento di Timişoara»

«Timişoara è l’unica città europea ad avere tre teatri nelle tre lingue nazionali – romeno, ungherese e tedesco – che condividono lo stesso edificio, il Palazzo della Cultura. Questo, insieme agli oltre mille primati in diversi ambiti, costituisce il background per la candidatura a Capitale Europea della Cultura nel 2021». Lavinia Simion, consigliere della Direzione per la Comunicazione del Comune di Timişoara, illustra il profilo culturale che caratterizza il passato e il presente della città, insieme alle iniziative programmate per sostenerne la candidatura al prestigioso titolo europeo.



«Quel profumo di caffè e Mitteleuropa». Riccardo Illy, storia di famiglia

Ci sono storie e uomini che sembrano custodire nel loro patrimonio genetico una costitutiva vocazione all'interculturalità, irresistibilmente aperti ad ampi orizzonti. È il caso della famiglia Illy, cognome che è anche un rinomato brand internazionale. Ce ne racconta la storia Riccardo Illy, noto anche per il suo impegno politico, in un viaggio di generazioni che parte da Timişoara, col nonno ungherese Francesco, e arriva a Trieste, città multiculturale. Una storia mitteleuropea, non solo di caffè ma anche di idee: «Ogni impresa – dice Illy – deve impegnarsi a sostenere la cultura».



Paolo Ceriani: «Timişoara, un grande patrimonio da salvare»

«La “Piccola Vienna”, ricca di edifici monumentali, ha perduto nel tempo la sua brillantezza, giungendo ad un profondo degrado. Una riqualificazione del consistente patrimonio architettonico di Timişoara gioverebbe alla città ed avrebbe un effetto benefico sull'economia della regione». Lo sostiene l'ingegner Paolo Ceriani, esperto di patologie del patrimonio monumentale, stabilitosi da due anni a Timişoara. Buon conoscitore della città, l’ingegnere illustra in questa intervista la sua visione dello stato delle cose, raccontando anche la propria esperienza umana e professionale.



Aurel Cosma Jr: «Tracce di vita italiana nel Banato» (III)

Il progetto editoriale «Presenza italiana a Timişoara e nel Banato» giunge alla pubblicazione della terza e ultima parte dello studio di Aurel Cosma Jr., Tracce di vita italiana nel Banato (1939). Siamo nel Settecento: «La pace di Passarovitz del 1718 – scrive Cosma – inaugura una nuova era nella vita del Banato. II vittorioso principe Sabaudo affidò al Conte Mercy la riorganizzazione della regione. A questo difficile lavoro di ricostruzione soprattutto economica, anche gli Italiani hanno dato concorso di lavoro. La rinascita del Banato è dovuta in gran parte alle braccia instancabili e al genio italiano».



E lo spirito italiano risuona all'Opera di Timişoara. Parla Corneliu Murgu

Da dodici anni Corneliu Murgu dirige l'Opera Romena di Timişoara. Strettamente legato all'Italia per il suo articolato percorso umano e professionale, il maestro Murgu delinea l'attività di questa prestigiosa istituzione, presentandone i successi e illustrando anche la nuova stagione, ricca di manifestazioni speciali per festeggiare i sessantacinque anni di attività artistica dell'Opera. Di un fatto il maestro Murgu è convinto, con aperta soddisfazione: «Abbiamo portato qualcosa dello spirito e della mentalità italiana nel nostro teatro».



Aurel Cosma Jr: «Tracce di vita italiana nel Banato» (II)

Continuiamo il progetto editoriale «Presenza italiana a Timişoara e nel Banato» con la pubblicazione della seconda parte dello studio di Aurel Cosma Jr. intitolato Tracce di vita italiana nel Banato, edito nel 1939 dall’Istituto di Cultura Italiana, sezione di Timişoara. «Pulsazioni di vita italiana nel Banato troviamo anche nel campo militare, soprattutto all'epoca delle guerre contro i Turchi, quando innumerevoli Italiani versarono il loro sangue per la liberazione dal terrore della mezzaluna anticristiana» Spiccano le figure di San Giovanni da Capestrano e del conte Luigi Ferdinando Marsigli.



«Presenza italiana nel Banato», al via nuovo progetto. Aurel Cosma Jr.

Inauguriamo con questo numero il nuovo progetto editoriale «Presenza italiana a Timişoara e nel Banato». Coordinato da Afrodita Carmen Cionchin, si propone il duplice obiettivo di recuperare la memoria storica, valorizzando e reinserendo nel circuito culturale alcuni dei contributi più importanti di coloro che hanno trattato questo tema, e di produrre nuovi studi sull’argomento. Si inizia con un testo di Aurel Cosma Jr., avvocato, giornalista e scrittore, nato il 25 marzo 1901 a Timişoara, intellettuale di spicco del Banato del primo Novecento.



Impressioni di viaggio dai lettori: Timişoara tra passato e presente

La lettrice Irma di Patre ci invia le impressioni di un suo viaggio a Timişoara. «La città annovera numerosi primati. Il più importante: è la prima città della Romania in cui si è accesa la scintilla della libertà. Oggi sui primi gradini della scalinata, strisce di vernice rossa ricordano l’orrore. Sarebbe oltremodo sconfortante se in futuro, turisti distratti scambiassero quel rosso con la conseguenza del gesto maldestro di un imbianchino inesperto. È un esercizio salutare per l’animo umano non dimenticare mai le aberrazioni e i guasti prodotti da chi nasconde la brama di potere sul prossimo».



Timişoara multiculturale, tra sviluppo storico e articolazione etnica

Conosciuta soprattutto come città della rivoluzione romena del 1989, ai tempi dell’impero austro-ungarico Timișoara era nota come «la piccola Vienna». Primati di rilievo segnano infatti l’epoca imperiale, quando la città ebbe per prima l'illuminazione stradale a lampade (1760) e, nell'Ungheria e Romania dell'epoca, vantò servizio telegrafico (1854) e ambulanza (1886). Nel 1953, poi, era l’unica città europea con tre teatri di stato (romeno, ungherese e tedesco). Simbolo di una storica multiculturalità, che Afrodita Cionchin presenta anche con il corredo di immagini d'epoca.



Da Timişoara al Vaticano: Papi, santi e cardinali secondo Popa Popa's

Lo scorso aprile ha avuto luogo in Vaticano un evento più unico che raro: l’esposizione di una serie di ritratti di Papi, santi e cardinali ad opera dell’artista romeno Ştefan Popa Popa’s. Ritrattista di fama internazionale, Popa’s «raccoglie tutti i lati positivi che un artista dovrebbe possedere: desiderio di cercare, consapevolezza che deve ancora trovare, modestia e grande cuore», segnala Giorgio Cegna. Con queste opere, inauguriamo la nuova sezione «Obiettivo Timişoara», che la nostra rivista dedica a temi, eventi e personalità di questa città così legata all’Italia.



Architettura a Timişoara /1. «Una città di contrasti, che cerca di imparare»

Un gioco di contrasti tra il cromatismo e il decorativismo delle facciate degli edifici storici, e l’assenza di colore e di cura delle costruzioni più recenti. Così si presenta Timişoara all’architetto Giuseppe Grieco, assistente alla cattedra di «Laboratorio di Restauro dell’Architettura» dell’Università «Sapienza» di Roma. L’architetto Grieco analizza la configurazione urbanistica e architettonica del capoluogo del Banato, sottolineando tra l’altro l’importanza di un sapiente recupero della specifica eredità architettonica della città.



Architettura a Timişoara /2. «Asburgica e disinvolta, sa essere originale»

«Mi sembra che a Timişoara si sia molto disinvolti nell'utilizzo di un linguaggio attuale e nella progettazione e costruzione del nuovo, ma anche che il momento del restauro venga considerato una cosa a sé, distinta dal progetto totale». È una delle valutazioni che l’architetto Serena Volterra esprime sulla tessitura architettonica complessiva della città, ribadendo la necessità di instaurare un buon rapporto fra preesistenza e contemporaneità. Puntuali osservazioni anche sull’intreccio tra edilizia imperniata sul modello austriaco e tipologie legate alla tradizione locale.



Robert Şerban: «In alto il cuore». Versi in edizione bilingue

Le molteplici dimensioni della morte, che è fine ma anche transizione. Le ritroviamo nei versi di Robert Şerban, nome affermato della poesia romena contemporanea, membro dell’Unione degli Scrittori di Romania e vincitore di importanti premi letterari. Le poesie sono tratte dalla raccolta Morte ultrafine (Moartea parafină, 2010). A cura e traduzione di Afrodita Cionchin.



Immigrazione e letteratura. Radu Pavel Gheo: «Via, a casa loro»

Quando la realtà dell’immigrato romeno in Italia diventa letteratura. Accade nel racconto dello scrittore romeno Radu Pavel Gheo Înapoi, acasă / Via, a casa loro – qui in anteprima in versione italiana – su Petrică Scarpete del villaggio di Tălieni (chiara evocazione degli italiani arrivati in Romania prima della guerra) e il commissario Scarpetti. Il testo è una nuova variante di quello tratto da Numele Mierlei – 50 de clipuri vesele şi triste / Il nome del merlo – 50 clip allegri e tristi (Polirom, Iaşi 2008), qui con presentazione della traduttrice Maria Luisa Lombardo.


Rivista online edita
dall’Associazione Orizzonti Culturali Italo-Romeni.


Promuove
il dialogo interculturale,
con particolare interesse
verso la traduzione letteraria come opera di mediazione.







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