Luminița Țăranu, un’artista romena affermata in Italia

Luminița Țăranu è tra i pochi artisti romeni pienamente affermati in Italia. L'Italia ha sempre esercitato un fascino irrefrenabile per i creatori d’arte e molti artisti romeni sono venuti nel Bel Paese per un adempimento artistico, riuscito però a pochi. La Țăranu è un felice esempio di artista di successo in Italia e il suo lavoro si inserisce, per il carattere sperimentale, nel panorama attuale dell’arte contemporanea.
Luminița Țăranu è nata in Romania, a Lugoj, nel 1960. Si è laureata all'Accademia Nazionale di Belle Arti «N.Grigorescu» di Bucarest nel 1985, sotto la guida del Prof. Octav Grigorescu. Si è affermata in Romania tra i migliori e attivi disegnatori, litografi e incisori degli anni '80. Nel 1987 ha vinto la Borsa Nazionale dell'Unione degli Artisti Plastici della Romania per il disegno e l’incisione. Dal 1987 vive e lavora in Italia, a Monte Porzio Catone (Roma). In Italia ha ottenuto il titolo equipollente di laurea dell’Accademia di Belle Arti, riconosciuto dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1993.
Il suo percorso artistico va dalle rappresentazioni postclassiche, perché Luminița Țăranu è una grande disegnatrice, fino alle installazioni di avanguardia, dipinti, megaoggetti/sculture e interventi artistici in opere di ristrutturazione architettonica. In Italia, grazie al confronto artistico, ha scoperto nuove direzioni stilistiche in cui eccelle.

Oltre ai prestigiosi riconoscimenti, le mostre della nostra artista sono state patrocinate e sponsorizzate da importanti istituzioni statali italiane e romene. Le sue mostre personali sono progetti complessi, elaborati nel tempo, che si sviluppano sotto diversi aspetti: artistico, documentario e multimediale. Attualmente sta realizzando progetti culturali.
Nel 1996 ha vinto la medaglia d’argento al XXIII Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d’arte contemporanea, per l’opera «SUPERSLIDE ’91 n. 29». Nel 2012 le viene assegnata la menzione speciale della critica per l’installazione pittorica «metafora gruppo centrale Y + particolare centrale + particolare inferiore», alla Rassegna Internazionale «Premio Lìmen Arte», Museo Enrico Gagliardi di Vibo Valentia.
Nel 2013, il suo progetto «COWMAN of the world» – «l’UOMOMUCCA del mondo» – è stato selezionato, tramite concorso, per partecipare alla manifestazione inaugurale del nuovo museo delle scienze MUSE di Trento, progettato dall’arch. Renzo Piano. Le sue installazioni sono state collocate nella Stazione Ferroviaria della città di Trento, all’interno del Programma Opening. Il suo progetto si è concluso con la performance di disegno nel Parco Muse. COWMAN rappresenta il credo artistico di Luminița Țăranu, la sua riflessione sull’attuale problema ambientale, sul recupero dei valori autentici e sul concetto della multiculturalità. La mucca, il soggetto prediletto, si evolve, diventando una creatura superiore, una nuova specie umana discendente dall'Uomo-Animale, fusione tra il corpo umano opera d’arte e il corpo della mucca; icona dell'unione tra la natura e la civiltà, compare in vari continenti, fino a diventare una popolazione.
Le opere di Luminița Țăranu si trovano nelle collezioni di alcuni importanti musei italiani e anche in Romania: MAGI ’900 – Museo delle Generazioni del ’900 Giulio Bargellini, Pieve di Cento (Bologna); Polo Museale Comunale «Scuderie Aldobrandini» della città di Frascati (Roma); Museo di Storia e Arte Contemporanea di Blaj (Romania); Museo dell’Abazia «San Nilo», Grottaferrata (Roma); Museo della Fondazione «Casa di Dante in Abruzzo» – Torre de’ Passeri (Pescara-Abruzzo) e in collezioni private in Italia.
Si sono occupati della sua opera alcuni fra i principali critici e storici dell'arte italiana: Mario de Candia, Giorgio Di Genova, Barbara Martusciello, Arnaldo Romani Brizzi, Ivana D'Agostino, Cinzia Folcarelli, Federica di Castro, Stefania Severi e il critico d’arte romeno Adrian Guta.

L’omaggio alla Colonna Traiana di Roma

Nel periodo 2013-2014 Luminița Țăranu ha realizzato uno tra i suoi progetti più importanti, «Columna mutātio», parte artistica della mostra «Arte, Tracciati, Transmedia. Omaggio alla Colonna di Traiano», strutturato su tre aspetti: artistico, documentario e multimediale. Le sue opere fanno parte di un progetto culturale creato dopo anni di studio e di ricerca sulle nostre radici comuni con il popolo italiano. La mostra è stata aperta ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali di Roma, uno tra i più importanti musei italiani, nel dicembre 2013. L'evento è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la collaborazione dell’Università dell’Arkansas e dei servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
I disegni della nostra artista, realizzati per la mostra «Columna mutātio», sono ispirati al prestigioso monumento dell’antichità romana. Columna mutātio – Itineraria picta è il titolo delle installazioni che Luminiţa Țăranu ha creato, ispirandosi agli itinerari picta, ai volumina e alle pitture trionfali conservate nelle biblioteche romane, a loro volta fonte d’ispirazione che ha indotto Apollodoro di Damasco a progettare la Colonna Traiana. Questo monumento che domina tutt’oggi il Foro di Traiano con la sua silhouette ineffabile, emblema di un periodo fiorente dell’Impero romano, è il primo racconto visivo della storia, nato per elogiare la conquista della Dacia da parte dei Romani. Nel tempo è diventato il simbolo di uno storico legame inscindibile tra l’Italia e la Romania nella nuova Europa. Il significato che Luminiţa ha voluto dare alle sue opere è proprio la mutazione di significato dal passato al presente, fonte d’ispirazione della «nuova storia».
Allestite secondo il progetto dell’architetto Pietro Bagli Pennacchiotti, le installazioni propongono l’idea di «bloccare» in un’immagine ideale il movimento spiraliforme dei «rotuli», creando un rapporto compositivo di sinergia tra le antiche proporzioni e le armonie della Grande Aula e l’opera contemporanea. I nastri itineranti prendono forme ascensionali, come creature dell’aria che volano, si alzano e scendono vertiginosamente sopra i nostri sguardi. Sembra che le gigantesche entità siano stregate dal loro proprio movimento ondeggiante, come ubriacate dall’idea di volo. La Colonna Traiana ha sconfitto il tempo attraverso la sua bellezza e i disegni dell’artista sono un’eco postclassica che ferma la sua evocazione nella nostra contemporaneità.
Dal marmo alla carta, dalla fisicità materica ai segni e simboli, i disegni dell’artista condensano il valore della massa marmorea, riducendola a leggera sottigliezza e coltivando i vari criteri tematici con una grande libertà di espressione. I corpi, i ritratti dei Daci ritmicamente composti, le sequenze con cavalli, la ruota, il muro, il ponte, la vegetazione, le armature dei Romani s’intrecciano in labirinti lineari ispirati alla dinamica del fregio e si concentrano in ritmi alternati infiniti. Dal racconto storico letterario marmoreo, con un inizio e una fine, l’artista riporta la gestualità del nastro arrotolato, ottenendo uno spettacolo continuo della storia aperta e nuovamente interpretata. Lo sviluppo delle scene tende ad allargare, dal punto di vista ottico, gli spazi raffigurati contenuti nel fregio. Unite in un’unica curva, come è anche la linea della vita, toccano massimi valori di tensione verticale, evocano l’infinito, la vicinanza al cielo.
Le installazioni sono sostenute da supporti digitali a colori e dipinti a bassorilievo, punti di energia in rapporto informale con la colonna originale, destinati a ricordare che la Colonna Traiana una volta era a colori. Integrandosi attraverso un dialogo armonioso con le statue dei Daci, sono una viva testimonianza che il passato ci raggiunge; che i temi dell’arte sono ricorrenti, che lo spirito dell’antichità trova piena espressione anche oggi, nel periodo postmoderno.
Luminiţa Țăranu ci affida i suoi pensieri, le sue meditazioni, la sua sensibilità, le sue idee su un tema maggiore, quello delle nostre radici comuni. Luminiţa mi ha detto, una sera di dicembre, che il Rinascimento, epoca delle scoperte del mondo inteso come universo, della terra e dell’uomo come centro dell’universo, poteva sbocciare soltanto qui, in Italia. Che il Rinascimento soltanto qui poteva essere possibile, nell’insolita capacità del popolo italiano di credere nei sogni e nell’impossibile. E trasformarli in realtà.

La metamorfosi come forma di espressione artistica

Attraverso la metamorfosi, come personale forma di espressione artistica, che si spinge fino allo stadio di mutazione e metafora, Luminița Țăranu ha realizzato numerose mostre personali e ha partecipato ad altrettante collettive in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero *. Fra le mostre degli ultimi anni, emerge la Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea «Premio Sulmona», Polo Museale Civico Diocesano, Sulmona (edizioni del 2012, 2013 e 2014). Nel 2013 ha partecipato alla mostra «Le donne nel Paradiso di Dante», organizzata dalla Fondazione «Casa di Dante Alighieri in Abruzzo», curata da Giorgio Di Genova, al Palazzo Aurum, Pescara (Abruzzo) e al Museo Enrico Gagliardi, Vibo Valentia. Sempre del 2013 sono «Pinocchio, storia di un burattino» – Internazionale di MAILART, Palazzo Cinquecentesco Caccia Canali, Sant’Oreste, e «Castelli di Scrittori» – Scuderie Aldobrandini, Frascati.
Dal 2007 al 2011 ha realizzato per la comunità della città di Monte Porzio Catone il nuovo stendardo della Confraternita del Santissimo Sacramento. Tra i più grandi in Europa nel suo genere, è composto da due dipinti liberi di dimensioni 2,85 x 4,25 m e si trova nel Duomo San Gregorio Magno di Monte Porzio Catone.
Del 2006 è la personale di pittura e installazione «Metamorfosi - Il mondo a colori», Accademia di Romania a Roma e Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Mario de Candia, critico di arte moderna e contemporanea, giornalista e curatore d’arte, firma il testo nel catalogo. Questa mostra, come tutte le personali dell’artista, è stata allestita dall’architetto Pietro Bagli Pennacchiotti.
Nel suo complesso percorso, Luminița Țăranu ha realizzato diversi interventi artistici in opere di ristrutturazione, collaborando con l’architetto Piero Bagli Pennacchiotti: restauro e rifacimento del soffitto di un casale in Monte Porzio Catone, due piani, pittura e serigrafia (1990); poi, nel locale «Piazza Grande» in Monte Porzio Catone – realizzazione dell’allestimento di una sala video concerto, pittura su muro e collage in tessuto ignifugo (1991); a Casa Santonico-Ferrer, Monte Porzio Catone – incisione, pittura e serigrafia in quindici colori su formelle di plexiglas (40 x 40) su ambo i lati, inserite su una struttura metallica termocolorata per una superficie lavorata di 23 mq (1994); a Casa Luigi Sandri, Roma, incisione e pittura su vetro, su ambo i lati, contenuto da una struttura metallica termocolorata in forma di trittico per una superficie lavorata di 4 mq (1995).
Nella sua poliedricità, l’artista ha svolto anche attività di insegnamento, sotto forma di laboratori di disegno e incisione per ragazzi, vincendo il primo premio al 2° Concorso Regionale del libro illustrato da ragazzi «Nonno raccontami…», promosso dalla Provincia di Rieti e dal Consorzio intercomunale della Bassa Sabina e sponsorizzato dalla Regione Lazio, con il patrocinio del Ministero per la Pubblica Istruzione di Roma, a cura di Sonia Fabbrocino, Cantalupo In Sabina, 1999, con il libro «Una giornata di mezza estate con mio nipote».
Questa è Luminiţa Ţăranu, che vi invitiamo a conoscere meglio visitando il suo sito web www.luminitataranu.it


MEGABOX
OVAJAIAIA …Entendez-vous, Je vous dis quelque chose

Installazione COWMAN of the world
MUSE, Opening, Trento

 

Installazioni Columna mutãtio - Itineraria picta
Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali

Installazioni Columna mutãtio - Itineraria picta
Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali








Claudia Mandi
(n. 12, dicembre 2014, anno IV)


* Mostre di Luminiţa Ţăranu, personali e collettive
In Italia:
2010: Collettiva «XILOGRAFIA-MATRIZ ESTILISTICA 4», Galleria d’Arte del Teatro Ricardo Castro, Durango, Messico;
Biennale internazionale di stampa «encres et papiers», organizzata dal Comune di Saint-Mandé, Parigi, Assessorato alla Cultura e dall’Associazione Culturale Circé.
2009, 2008, 2007: Collettiva di arte contemporanea «TUSCULANAE» (IV, III, II edizione), organizzata dell'Assessorato alle Politiche Culturali, Comune di Frascati, Galleria di Arte Moderna e Contemporanea, Polo Museale Comunale «Scuderie Aldobrandini»; Partecipazione al concorso di arte contemporanea Premio Terna 02: energia:umanità=futuro: ambiente (categoria Megawatt).
2008: Collettiva Internazionale di arte sacra «Venite Adoremus», V edizione, a cura di Stefania Severi, storico e critico d’arte, giornalista, Basilica Santa Maria in Montesanto – Chiesa degli Artisti di Roma.
2005: Mostra Internazionale «LILITH - L’aspetto femminile della creazione», organizzata dall'Assessorato alle Politiche Culturali, Comune di Frascati, Polo Museale Comunale «Scuderie Aldobrandini», a cura di Maria Luisa Trevisan. Partecipazione straordinaria del Premio Nobel Rita Levi Montalcini. Patrocinata dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Collettiva d’arte contemporanea «The Witch Project», Galleria Desirée, Frascati; Galleria Valorart, Viterbo, e VSArt Gallery, Padova. Testo critico di Enrico Manera, Davide Vidimari e il critico d'arte Stefano Elena.
2004: Personale di pittura, installazione pittorica e scultura installata «METAMORFOSI - EVOCAZIONI», Accademia di Romania in Roma. Testo critico di Mario de Candia. Allestimento Arch. Pietro Bagli Pennacchiotti. Patrocinata dalla Provincia di Roma, dalla Città di Monte Porzio Catone e dall'Ambasciata di Romania in Italia; Personale di pittura «METAMORFOSI - EVOCAZIONI», organizzata dall'Assessorato alla Cultura, Comune di Monte Porzio Catone, Palazzo Borghese, testo critico nel catalogo di Mario de Candia, allestimento Arch. Pietro Bagli Pennacchiotti., patrocinata dalla Provincia di Roma, dall'Accademia di Romania a Roma e dall'Ambasciata di Romania in Italia; Collettiva «TUSCULANE», Assessorato alle Politiche Culturali, Comune di Frascati, Polo Museale Comunale «Scuderie Aldobrandini», a cura di Lidia Reghini di Pontremoli; Collettiva di arte contemporanea «I colori della pace», organizzazione Galleria Desireè, Frascati. Con il Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Frascati, dell'Accademia di Romania a Roma e dell'Accademia Ungherese a Roma; Collettiva di pittura «Artisti italiani e romeni a confronto», Accademia di Romania in Roma, organizzata dall'Accademia di Romania a Roma e dall'Associazione «Sicilia solare», curata dal critico d'arte Anna Maria Prestigiacomo.
2003: Collettiva di arte contemporanea «I colori delle donne», a cura dell'Assessorato alle Politiche   Culturali, Comune di Frascati, Polo Museale Comunale «Scuderie Aldobrandini».
2002: Collettiva «TUSCULANE» a cura dell'Assessorato alle Politiche Culturali, Comune di Frascati, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, «Scuderie Aldobrandini»; Personale di pittura «metamorfosi percorsi», MAGI ’900, Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del '900 «Giulio Bargellini» - Sala Ospiti - Pieve di Cento (Bologna). Testi critici di Federica Di Castro, Giorgio di Genova, Barbara Martusciello e Arnaldo Romani Brizzi; Bipersonale di pittura "doppio4verso", Galleria degli Archi, Polo Museale Comunale "Scuderie Aldobrandini", cura dell'Assessorato alle PoliticheCulturali, Comune di Frascati.
2001: Collettiva «Cari artisti vicini e lontani» a cura di Elio Rumma, Frascati, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, «Scuderie Aldobrandini».
1999: Collettiva «Castelli in tavola», Monte Porzio Catone.          
1996: Rassegna internazionale d'arte contemporanea «XXIII Premio Sulmona», Palazzo dell'Annunziata, Sulmona.
1995: Collettiva «Viaggio in Monte Porzio Catone», Monte Porzio Catone; Collettiva «Itinerari d'arte – Torri d’Avvistamento», Tarquinia, Assessorato alla Cultura della Provincia di Viterbo. Testo critico di Lidia Reghini di Pontremoli.
1992: Collettiva «Materiali romani» a cura di Federica di Castro, Roma, Accademia di Romania; International Impact Art Festival – Kyoto, Municipal Museum of Art, Giappone.
1991:  Personale «Pittura, grafica e oggetto», Roma, Accademia di Romania; Collettiva «ARTAE» a cura di Achille Bonito Oliva, critico di arte moderna e contemporanea: Ferrara, zona Congressi; Roma, Circolo degli artisti; Milano, Chiesa Sconsacrata S. Carpoforo; Personale e collettiva «Metamorfosi», Galleria Gijzenrooi (Olanda); Personale «Dipinti e Superdiapositive» a cura di Barbara Martusciello, Roma, Galleria Yanica; Collettiva «Continuità del pluralismo» a cura di Arnaldo Romani Brizzi, Viterbo, Palazzo degli Alessandri.
1990: Personale «Metamorfosi», Roma, Palazzo Valentini; Triennale Internazionale di Arte Sacra a cura di Giorgio di Genova, storico e critico di arte moderna e contemporanea Castello Trecentesco Celano.
1988: Personale e collettiva «Trittico» a cura di Giorgio di Genova: Roma, Centro Luigi Di Sarro; Carrara, Galleria Atelier; Zagarolo, Palazzo Rospigliosi; Personale di disegni e litografie, Zagarolo, Palazzo Rospigliosi; Personale di disegni e litografie, organizzata dall’Assessorato alla Cultura, Palazzo Borghese, Monte Porzio Catone.

In Romania, prima di arrivare in Italia:
1988: Mostra dei borsisti anno 1987- incisione, pittura e scultura, Galleria Eforie, Bucarest; Rassegna Repubblicana di pittura, scultura e grafica, Bucarest.       
1987: Mostra di gruppo «Disegni e litografie», testo critico di Adrian Guta, Galleria «Atelier 35» Bucarest; Collettiva di incisione – Galleria «Il Ponte», Bucarest; Mostra di gruppo «Giovani rappresentanti del laboratorio – Il Ponte», incisione e litografie, Galleria «Hanul cu Tei», Bucarest; Rassegna Repubblicana per il disegno e l’incisione «L'uomo e la natura», Oradea; Rassegna Repubblicana per la gioventù – pittura, scultura e grafica, Bucarest; International Impact Art Festival – Kyoto, Municipal Museum of Art, Giappone; Mostra Internazionale per il disegno «Le petit format de papier», Couvin, Belgio; Salone Internazionale per l’incisione piccola, Lodz, Polonia; Mail Art, Ossaka, Giappone.
1986: Simposio degli artistici e critici – «Sibiu '87»; Mostra Municipale, Oradea; Salone Municipale per la pittura, scultura e grafica, Bucarest; Collettiva di disegno – Galleria «Hanul cu Tei», Bucarest; Salone Repubblicano per la grafica – Galleria Dalles, Bucarest; Salone Municipale d'Arte, Museo R. S. Romania, Bucarest; Collettiva internazionale di incisioni e litografie del laboratorio «Il Ponte»: Edmonton, Ontario, Ottawa, Canada.
1985: ANNO INTERNAZIONALE DELLA GIOVENTÙ, Edimburgo, Inghilterra.