Segnali di lettura / Mariana Istrate, «De la cuvinte la cărţi»

Mariana Istrate raduna nel volume De la cuvinte la cărţi (Presa Universitară Clujeană, 2012) contributi appartenenti a varie aree disciplinari, le quali vi si intrecciano rispecchiando la parola quale unità minima di base, che funge da inscindibile nesso per la comunicazione. Ma perché la comunicazione non risulti difettosa, incompleta, non basta evidentemente che le parole siano messe una accanto all’altra, senza che siano connesse da tutto un apparato di norme che conferiscono compiutezza al messaggio del testo.

Il titolo De la cuvinte la cărţi, una soglia ‘trasparente’ secondo l’autrice, ci trasmette metaforicamente un je ne sais quoi di sapore dantesco, una sorta di dèjà vu. Vale a dire che esso porta in sé, in senso traslato, la remota immagine del libro della memoria, nella cui ‘rubrica’ si leggono parole, immagini, selezionate a formare poi il testo, interpretate e articolate nel libello, il libro concreto. A mo’ di Dante, l’Autrice scandaglia le profondità del proprio libro della memoria, la cui rubrica si rivela ricca di parole – immagini, di conoscenze acquisite durante il suo iter universitario. Mariana Istrate legge dunque le proprie pagine, intessute di una variegata esperienza di ricerca e ne trasceglie una parte, ovvero dieci studi da condividere in primis con i giovani studenti le cui rubriche aspettano ancora, almeno nell’ambito dell’italianistica, di essere riempite, e con gli specialisti consacrati, che hanno incentrato i loro studi negli stessi ambiti di ricerca, e che si rivelano, quindi, partner privilegiati di un proficuo dialogo.

Gli studi scelti, imperniati sulle ‘parole’, intendono illustrare il modo in cui talune di esse nascono e si fissano nello spazio e nel tempo di una lingua, aspetti questi che riescono implicitamente a fornire tutta una serie di informazioni sulla storia e sulla mentalità delle comunità dei parlanti. I dieci studi, cinque in romeno e cinque in italiano, attingono a temi che spaziano dalla storia della lingua e dalla lessicologia fino alla semantica e alla traduzione letteraria. Parliamo sostanzialmente di discipline a cui Mariana Istrate, già professore associato presso l’Università Babeş-Bolyai di Cluj, si è dedicata durante la sua carriera. Il volume è perciò anche l’esito del connubio tra didattica e ricerca, che sarebbe auspicabile contrassegnasse l’operato di ogni docente universitario.

Nell’Appendice del volume, l’Autrice inserisce una serie di presentazioni di pubblicazioni italiane recenti, colmando in questo modo un eventuale gap e rispondendo alle esigenze di un pubblico specializzato. Si tratta di libri firmati da nomi di studiosi collaudati, quali Luca Serianni, Lorenzo Renzi, Pietro Trifone, la cui autorevolezza nell’ambito delle discipline linguistiche è incontrovertibile.


Monica Fekete

(n. 3, marzo 2014, anno IV)