«Se un DentediLEONE Parlasse». Artisti di Timişoara espongono a Venezia

If A DandeLION Could Talk / Se un DentediLEONE Parlasse
27 maggio – 24 giugno, 2013
Gervasuti Foundation, Fondamenta S. Ana/Castello 995/Venezia

Artisti: sigma 1Ștefan Bertalan / Constantin Flondor / Doru Tulcan
Curatrice: Adina Drinceanu



Programmato in concomitanza con la 55esima edizione della Biennale dell’Arte di Venezia, Se un DentediLEONE Parlasse presenta un’ampia scelta di opere d’arte, lavori video e materiale documentario di sigma 1, un gruppo storico attivo negli anni ‘70 del secolo scorso a Timisoara,  Romania, insieme ad opere individuali realizzate dai suoi membri, Ștefan Bertalan, Constantin Flondor e Doru Tulcan. La mostra si focalizza su un aspetto importante della prassi di questo gruppo: la formazione di una nuova scuola di pensiero basata sul rapporto dell’uomo con la natura.

Se un DentediLEONE Parlasse è organizzata in modo trasversale, su due binari. Il primo parte dalla citazione della mostra di Ludwig Wittgenstein, «Se un leone potesse parlare, non potremmo capirlo», parafrasata nel titolo della mostra. Si fa riferimento al suo concetto secondo cui il linguaggio dipende dalle nostre forme di vita; siamo in grado di comunicare attraverso il linguaggio perché condividiamo la stessa forma di vita. Il leone e l’uomo, appartenendo a forme di vita diverse, non possono comunicare. La mostra invita a considerare un’alternativa, quella di  un linguaggio che possa creare dei ponti tra forme di vita diverse, riallacciandosi al discorso contemporaneo di etica dell’ecologia e all’ideazione di nuovi sistemi di pensiero.

Il secondo binario riguarda il carattere storico delle opere esposte. Da questo punto di vista, la mostra è concepita come uno strumento di ricerca in uno dei rami periferici della storia dell’Est europeo. Lo scopo è di riguardare e riconsiderare il passato per anticipare il futuro. Riavvolgere, azione! Se un DentediLEONE Parlasse vuole mettere in una luce universale la prassi di sigma 1,  facendola uscire dai confini opachi del territorio e dell’epoca che l’ha generata.

La mostra presenta anche Metaforă pentru o Păpădie (Metafora per un dente di leone), 1975-­‐2013, un’installazione site-­‐specific, ricostruita nello spazio della Gervasuti Foundation. Concepita da Doru Tulcan nel 1975 come un’azione in rapporto stretto con la natura nella zona di Strungari in Romania, l’opera è contraddistinta dalla sua grande versatilità.  Infatti, in passato, ha avuto sia il carattere di performance che d’intervento Land Art; nella presente versione diventa un’installazione composta da una struttura che ricorda quella del dente di leone, realizzata con barre di legno legate da corde e con terra e piante, provenienti  dal sito di Strungari.

sigma 1 è stato un gruppo artistico storico, attivo a Timisoara, Romania, dal 1969 al 1978. Ne hanno fatto parte Ștefan Bertalan, Constantin Flondor, Doru Tulcan, e per un breve tempo, si sono uniti anche Ioan Gaiță, Elisei Rusu e il matematico Lucian Codreanu. La prassi artistica di sigma 1 è basata sull’interrelazione tra diversi medium artistici e discipline scientifiche e sociali. Un aspetto importante della loro ricerca artistica è il concepimento di un nuovo sistema pedagogico sperimentale, influenzato dal modello Bauhaus e basato su un programma antropologico.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo e da un film documentario prodotto per l’occasione. Il catalogo, interamente illustrato, redatto da Sorina Jecza/Fundatia TRIADE contiene testi in inglese di Adina Drinceanu, Andrei Pintilie, Andrei Pleşu, Coriolan Babeţi, Gheorghe Vida, Ileana Pintilie. Il film documentario rintraccia la storia di un ampio movimento culturale che ha avuto luogo nella città di Timisoara, Romania, nel periodo compreso tra il 1960 e il 1980.

L’esposizione è presentata in collaborazione con la Triade Foundation e con il patrocinio di Istituto Romeno di Cultura di Venezia, The Art Museum of Timisoara e The City of Timisoara.



Natura ca şi Partener (La natura come un partner) / 1976 /
campo di grano / canne/ superfici riflettente




(n. 5, maggio 2013, anno III)