In mostra a Venezia: «Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania»

Lo scorso 2 febbraio, presso la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, è stata inagurata la mostra Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania, evento organizzato dal suddetto Istituto in collaborazione con il Museo Etnografico della Transilvania e l’Associazione Culturale Zestrea.

Nell’accezione contemporanea, la Transilvania, regione sita nel nord-ovest della Romania, include sia lo spazio racchiuso dalla la catena montuosa dei Carpazi, che rappresenta la Transilvania medioevale, sia le regioni di Maramureș, Crișana e Banato, insieme alle quali costituisce, dal punto di vista della cultura rurale, un’area unitaria. La dimensione interculturale definisce fondamentalmente tale spazio, in cui coabitarono gli elementi culturali mediterranei orientali e occidentali. Parte di tali elementi si amalgamarono nel crogiolo dell’esistenza quotidiana comune, altri furono delimitati in maniera consapevole, grazie ad un’azione identitaria voluta.

L’abbigliamento tradizionale, utilizzato in Transilvania fino alla metà del XX secolo, ha rispecchiato ottimamente le identità etniche e territoriali delle varie aree culturali transilvane, caratterizzate dalle specificità storiche ed economico-sociali. Gli elementi dell’abbigliamento tradizionale sono integrati anche nel corredo delle maschere, caratteristiche durante le festività invernali per tutte le etnie della Transilvania. Tali tradizioni e pratiche si svolgono durante il periodo Natalizio e del Capodanno nell’ambiente romeno e nel cosiddetto Fărșang – festeggiato specialmente dalle comunità ungheresi e sassoni. Il forte substrato lustrale, consuetudinario e sociale di tali usanze spiega la loro perduranza – in vari gradi – anche nell’attuale contesto rurale, che costituisce tutt’oggi un’occasione di festeggiamento nelle comunità contadine.

La mostra sarà aperta dal 2 al 18 febbraio, periodo che coincide con lo svolgimento del famoso Carnevale di Venezia e, grazie al suo profilo, si integra ottimamente nel paesaggio culturale  della città. La mostra può essere visitata tutti i giorni, nell’intervallo orario 10-13 e 16-19.. L’entrata è libera.






(n. 2, febbraio 2015, anno V)